
Scheda Tecnica:
Collezione: | ALEGA |
Modello: | LT |
Designer: | Vico Magistretti |
Diametro Paralume: | Ø 45 cm |
Altezza Lampada: | 45 cm |
Materiale: | Vetro Bianco Lucido e Cristallo |
Sorgente Luminosa: | E14 3x46W |
Illuminazione: | Diffusa |
Lampadina: | Esclusa |
Dimmerazione: | Predisposta per l'installazione di un dimmer optional |
IP: | IP20 |
Made: | In Italy |
Garanzia: | 24 mesi |
Consegna: | 3/4 settimane |

ALEGA
Ispirazione retro e idea del classico nello stesso design. La combinazione della base trasparente con il diffusore bianco dona un tono caldo alla luce.
Davvero una bella lampada con il cristallo trasparente della base che ne alleggerisce i contorni dando l'idea di una luce sospesa. Al tempo stesso la luce vi si riflette creando un'ulteriore illuminazione di rimbalzo.
Il paralume in vetro bianco lucido smorza la luce diretta delle lampadine dando vita ad un'illuminazione diffusa e un'atmosfera molto calda.
La struttura portante è in metallo cromato e la lampada può essere dimmerata con un dimmer optional compatibile con lampadine dimmerabili alogene, a incandescenza e retrofit LED dimmerabili
La sorgente luminosa è data da tre lampadine con attacco E14 e potenza 46W ciascuna.
Una bellissima lampada per la zona giorno, il vostro living quotidiano, oppure da porre sul comodino della camera da letto oppure sul settimino per ricreare una calda atmosfera anche nella zona notte.
"L'arredamento rispetti le vostre esigenze"

VICO MAGISTRETTI
DESIGNER ECLETTICO E PROLIFICO
Milanese di nascita (1920), Vico Magistretti si laurea nel 1945 presso il Politecnico della città natale. Nonostante la sua principale attività sia quella svolta nel campo urbanistico e architettonico, ben presto si afferma come designer per i settori industriali e dell'illuminazione, dei mobili e dell'arredo d'interni. Non si contano le aziende leader per le quali ha progettato e le pubblicazioni dei suoi lavori sulle riviste di settore.
RICONOSCIMENTI
Primo tra i designer italiani ad utilizzare gli elementi plastici nelle proprie realizzazioni, ha accumulato premi alla carriera e riconoscimenti di merito fin dagli anni '50: la Medaglia d'Oro alla IX Triennale di Milano nel 1951, il "Compasso d'Oro" nel 1967 per la lampada Eclisse, e nel 1979 per la lampada Apollo e la poltrona Moralunga, fino al "Compasso d'Oro alla carriera" nel 1985. E' stato membro esecutivo della giuria alla XII Triennale di Milano.
Nel 2002 riceve la Laurea ad Honorem in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano e nel 2003 diventa membro del comitato scientifico della Fondazione Politecnico di Milano. Qualche anno dopo, nel 2005, riceve il premio speciale "Abitare il tempo". I suoi ultimi progetti di design sono stati presentati al Salone del Mobile del 2008. Le sue opere sono oggi esposte presso la collezione permanente del Moma di New York e in altri musei in America e in Europa.
IL MARCHIO VISTOSI

Da azienda artigiana a industria artigianale
Le radici di Vistosi affondano nel terreno produttivo della creatività e dell’artigianato veneziano, intrecciandosi con i fasti di una tradizione prestigiosa e senza tempo, quella del vetro.
La sua è una storia lunga cinque secoli. Nel 1585 Vincenzo Gazzabin, compare per la prima volta nei registri dell’arte vetraria muranese e nel 1640 la famiglia Gazzabin, diventa proprietaria della fornace Al Bastian.
Il nome “Vistosi” fa la sua comparsa poco dopo, come soprannome di un erede della vetreria Gazzabin.
Nel 1791 Gio-Batta Vistosi viene nominato Gastaldo dell’Arte, capo dell’Arte dei Maestri Vetrai e rappresentante dei padroni delle fornaci muranesi.
Nel 1989 la famiglia muranese Moretti rileva il prestigioso marchio, dando vita a Vetreria Vistosi. Dal 1993 Matteo Moretti sale alla guida dell’azienda, portando avanti il fortunato binomio design-illuminazione e dando vita negli anni a collezioni che sono parte della storia del design. Giogali di Angelo Mangiarotti, Peggy, Futura e Stone di Hangar Design Group, Diadema di Romani Saccani Architetti Associati, Nodo di Pio e Tito Toso, Jube e Sata di Favaretto & Partners sono ormai icone: molte di loro molte delle quali hanno ricevuto premi anche internazionali, che rendono Vistosi riconoscibile in tutto il mondo.
Il lavoro di Vistosi è la rappresentazione della tradizione che, incontrando le nuove tecnologie, si fonde con la ricerca e l'innovazione. L'artigianato rimane tuttavia un punto cardine e di primaria importanza nonché impronta dell'intera produzione della Vetreria Vistosi.
La lavorazione artigianale del vetro, espressione dell'arte veneziana e della laguna veneta, in Vistosi prosegue il suo percorso mantenendo fede a processi appresi nel tempo attraverso una tradizione secolare. Il vetro viene così soffiato da esperti artigiani e molato a regola d'arte e con il supporto di nuove tecnologie.

LA VETRERIA
La miscela del vetro soffiato Vistosi ha caratteristiche esclusive: garantisce resistenza e brillantezza nel tempo, ma rimane il frutto di un processo artigianale. La vetreria è cuore pulsante dell'arte della soffiatura, custodita nelle mani di maestri di lungo corso che non si sottraggono alla sfida di realizzare le linee e textures sempre nuove immaginate dai disegnatori.
LA MOLATURA
Pur restando all'ombra del fascino della soffiatura artistica, è sempre di più un reparto fondamentale nella lavorazione del vetro, per la crescente necessità di precisione millimetrica in tagli e forature, di trattamenti e levigature minuziose. Nella moleria Vistosi tutte le lavorazioni sui pezzi di vetro soffiato sono oggetto di una cura rigorosa: foratura, lucidatura, rifinitura vengono effettuate da una manifattura artigianale attenta, che si avvale anche di tecnologie adattate e messe a punto sulle nuove esigenze del vetro, come i robot per il taglio water-jet.

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